10 agosto 2018

Andamento globale ed europeo del mercato degli Etf/Etp, nel mese di luglio

Secondo il nuovo report "ETP Landscape", redatto da BlackRock, gli afflussi del mese sono balzati a 47 miliardi di dollari, spinti dall'azionario statunitense e dal comparto obbligazionario

In luglio, la raccolta globale degli Etf ed Etp ha raggiunto quota 46,9 miliardi di dollari, risultando così il miglior mese da gennaio e portando i net inflow da inizio anno a 269,1 miliardi. Gli afflussi sono stati guidati dall’azionario statunitense per 22,8 miliardi di dollari, seguito dal reddito fisso per 11,5 miliardi, dall’azionario giapponese per 4,2 miliardi e dalle commodity per 3,0 miliardi.

Con 22,8 miliardi di dollari in entrata, gli Etf/Etp azionari focalizzati sugli Stati Uniti hanno registrato il quarto mese consecutivo di afflussi, alimentati dalle large cap per 8,1 miliardi, dai settoriali per 7,3 miliardi e dalle small cap per 2,0 miliardi.
Il reddito fisso ha raccolto 11,5 miliardi di dollari, continuando la serie di flussi positivi da inizio anno, con net inflow che raggiungono i 65,8 miliardi di dollari.
Le materie prime, infine, hanno registrato afflussi per 3,0 miliardi di dollari, ma non l'oro, che ha invece registrato il secondo mese consecutivo di deflussi, pari a 1,4 miliardi.

Wei Li, Head of Investment Strategy di iShares Emea (BlackRock), ha così commentato le tre principali tendenze dei flussi degli Etf/Etp domiciliati in Europa registrate nel mese di luglio.
“EU-reka: lo scorso mese (luglio, ndr.), gli Etf/Etp azionari europei hanno arginato quattro mesi consecutivi di deflussi, con una raccolta limitata di 0,4 miliardi di dollari, concentrata prevalentemente sulle esposizioni estese all’Europa. La maggior parte degli acquisti sull’azionario è stata registrata dai prodotti con focus Usa, in linea con il trend da inizio anno. Continuano, invece, i deflussi dall’azionario emergente, pari a 1 miliardo di dollari”.
“C'è ancora vita nell'albero del debito emergente: l'interesse degli investitori per i bond dei Paesi emergenti è aumentato a luglio, con 0,7 miliardi di dollari di flussi positivi: si tratta del mese con i maggiori afflussi su questa categoria, da gennaio. Il denaro è entrato prepotentemente negli Etf/Etp in valuta forte (+0,8 miliardi), mentre ammontano a 0,1 miliardi i deflussi dai prodotti in valuta locale. Un rafforzamento del dollaro, quest'anno, ha aumentato l'attrattività del debito dei mercati emergenti denominato in valuta forte e la pressione delle emissioni che ha pesato sull’interesse dell’asset class all'inizio dell'anno sembra essersi conclusa”.
“Il bisogno di una corsa all'oro: a luglio, gli Etf/Etp sulle commodity hanno registrato deflussi per 1,1 miliardi di dollari, risultando il mese di maggiori outflow, per questa asset class, da dicembre 2016. I flussi in uscita dai prodotti focalizzati sull’oro hanno rappresentato il 27% dei riscatti complessivi sulle materie prime registrati il mese scorso (-0,3 miliardi). Si tratta del primo mese negativo per il metallo giallo da febbraio. Quest’anno i flussi verso Etf/Etp in oro sono stati irregolari”, conclude Li, “in quanto gli operatori guardano agli investimenti percepiti come più sicuri, ma non necessariamente ai tradizionali beni rifugio”.