09 ottobre 2018

Analisi di Lyxor sui flussi europei degli Etf relativa al mese di settembre

Raccolta più che doppia rispetto ad agosto, trainata dall’azionario, dove spiccano ancora una volta le esposizioni agli Usa con 2,5 miliardi di euro di net inflow; nel reddito fisso è il debito emergente sotto i riflettori, con afflussi oltre i 780 milioni di euro

Settembre è stato un mese molto favorevole per il mercato europeo degli Etf. La raccolta di nuovi capitali è più che raddoppiata, portandosi a 5,9 miliardi di euro dai 2,3 miliardi di agosto. L'azionario ha giocato ancora una volta un ruolo di primo piano, registrando la maggior parte degli afflussi (5,3 miliardi di euro). Gli Etf azionari statunitensi hanno registrato i maggiori afflussi (2,5 miliardi), in linea con i risultati straordinari messi a segno dall'inizio dell'anno, e i loro omologhi europei hanno confermato il recente rimbalzo con un altro mese positivo (1,1 miliardi), preceduti dall’azionario mondiale sviluppato (1,2 miliardi).
I dati relativi all’asset class azionaria non sono stati, tuttavia, positivi in tutte le aree, visto che mercati periferici come Spagna e Italia hanno risentito di nuovi deflussi, ed è possibile che i timori per le finanze pubbliche italiane faranno rimanere per il momento gli investitori in un atteggiamento titubante. Infine, gli Etf azionari giapponesi hanno subito il settimo mese consecutivo di deflussi, mentre si registra il ritorno di un modesto interesse per i mercati emergenti.

Nonostante il rialzo dei tassi, sono ripresi i flussi verso gli Etf a reddito fisso (1,2 miliardi di euro), in primis verso i Treasury Usa (759 milioni), e con una significativa ripresa degli High yield (630 milioni). I deflussi dai titoli di Stato europei (-617 milioni), però, sono stati talmente consistenti che, per la prima volta da maggio, a settembre le obbligazioni dei mercati emergenti (782 milioni) hanno raccolto complessivamente più investimenti rispetto ai loro omologhi sviluppati.
Gli Etf su materie prime, infine, hanno continuato a evidenziare ingenti deflussi (-635 milioni di euro), sulla scia delle preoccupazioni legate alle questioni commerciali.

Archiviate le tre macro asset class, a settembre il sentiment nei confronti degli Etf Smart beta è migliorato, vista la raccolta netta pari a 1,4 miliardi di euro (il dato migliore degli ultimi due anni). In effetti, gli afflussi verso gli Etf azionari Smart beta hanno costituito più della metà degli afflussi verso gli Etf azionari europei e mondiali. Tuttavia, tali investimenti hanno rappresentato una quota molto modesta rispetto ai flussi verso l'azionario statunitense, poiché attualmente investire fuori dagli Stati Uniti richiede maggiore cautela.
I flussi verso gli Etf Minimum volatility, in particolare mondiali ed europei, hanno messo a segno un deciso recupero (+281 milioni di euro). Al contempo, come avviene di rado, le strategie Risk based, Fundamental e Factor allocation hanno beneficiato contemporaneamente di afflussi significativi.