17 giugno 2019

Ossiam lancia l’ESG Low Carbon Multifactor Us Equities Etf su Borsa Italia

L’Etf impiega una strategia quantitativa che seleziona dinamicamente i titoli azionari di grande, media e piccola capitalizzazione dei mercati Usa in base alle caratteristiche ESG e alla relativa esposizione ai diversi fattori azionari

Ossiam, pioniere degli investimenti Smart beta e parte del gruppo Natixis Investment Managers, annuncia la quotazione del nuovo Etf ESG a basso contenuto di carbone e multifattoriale, Ossiam Us Esg Low Carbon Equity Factors Ucits Etf - (Eur) 1A (Isin: IE00BJBLDK52, Bbg code: OUFE IM), che da oggi sarà negoziato anche sul listino italiano (è già negoziato sul listino tedesco Xetra dall’inizio di giugno e da qualche giorno anche sul London Stock Exchange).
L’Etf impiega una strategia di gestione attiva fisica (investe direttamente in titoli) di tipo quantitativo, che seleziona dinamicamente i titoli azionari di grande, media e piccola capitalizzazione dei mercati Usa in base alle caratteristiche ESG (Environmental, Social and Governance) e alla relativa esposizione ai diversi fattori azionari. Ha un Ter annuo dello 0,45% e capitalizza i dividendi.

Bruno Poulin, Ceo di Ossiam, ha commentato “Il lancio del nostro ultimo Etf valorizza gli elementi di forza di ciascun fattore azionario quale strumenti per ottenere alpha sul lungo periodo. Crediamo che un approccio statico all’investimento fattoriale sia inefficiente. Il nostro approccio dinamico riconosce l’esistenza di fattori a livello sia di settore sia di titolo azionario, che si complementano a vicenda in condizioni di mercato diversificate. Per questo, la nostra esposizione a fattori multipli, su entrambi questi livelli, aumenta la diversificazione. La nostra strategia, costruita su fondamenta accademiche consolidate, prendendo in considerazione i principi ESG, punta a ottenere risultati sul lungo periodo con un tracking error limitato”.

La strategia dell’Etf applica un filtro “best in class” che seleziona l’80% dei titoli con il miglior rating ESG da un universo di azioni Usa per ciascun subsettore industriale. La strategia, quindi, applica diversi filtri regolatori, allo scopo di escludere titoli che: hanno controversie rilevanti in corso, sono coinvolte nei mercati delle armi controverse, hanno significative attività nel settore del tabacco e dell’industria del carbone, sono in contrasto con almeno uno dei dieci principi sanciti nel Global Compact dalle Nazioni Unite, hanno più del 20% della produzione di energia mediante impianti alimentati da combustibili fossili.
Questa prima selezione di azioni viene, quindi, utilizzata per costruire due portafogli distinti, lo Stock factor portfolio e il Sector factor portfolio, che la nostra strategia considera con identica ponderazione.

Dallo Stock factor portofolio vengono selezionati i singoli titoli in base al livello di esposizione di ciascuno ai fattori azionari standard, value, momentum, size e volatility (secondo il modello a quattro fattori Fama/French/Carhart), e alla minor impronta di carbonio. Sono, quindi, selezionati i titoli con la maggiore esposizione ai fattori multipli.
Dal Sector factor portfolio, la strategia considera i fattori: value e momentum. I benchmark di settore vengono sopra o sottopesati per ottimizzare l’esposizione a questi fattori e per ridurre l’impronta di carbonio del 40% rispetto a ciascun benchmark di settore.