01 febbraio 2021

Commento di Franklin Templeton al 2020 di successo per gli Etf

Demis Todeschini, senior Etf Sales Specialist per l’Italia di Franklin Templeton, evidenzia le principali fonti di crescita del mercato degli Etf in Italia ed Europa, e illustra le view del team di ricerca per il nuovo anno

MondoInvestor ha intervistato Demis Todeschini, senior Etf Sales Specialist per l’Italia di Franklin Templeton, per avere un commento sul difficile anno che si è da poco concluso e che ha visto ancora una volta gli Etf spiccare per crescita di asset, flussi e scambi in tutta Europa.

Nonostante il complesso scenario macroeconomico globale, anche nel 2020 è proseguita la crescita per il mercato degli Etf quotati su Borsa Italiana: quali sono le principali motivazioni che spiegano tale successo? E cosa differenzia il mercato italiano da quello europeo?
Todeschini: La crescita degli Etf si inserisce in un processo di riconoscimento progressivo di lungo termine da parte sia di investitori istituzionali che retail, quest’ultimi molto attivi in Italia. La flessibilità d’utilizzo e l’economicità dell’esposizione che gli Etf consentono stanno, infatti, avvicinando sempre più investitori anche considerando la rapida adozione in molti nuovi ed esistenti Etf dei principi ESG. Questo aspetto ha attratto gran parte dei nuovi flussi in Etf in Italia nel 2020 con ben 7 miliardi di euro (fonte: dati Borsa Italiana a fine dicembre 2020) a fronte di flussi positivi di 3,2 miliardi degli Etf non ESG. Si tratta di un sorpasso che avviene per la prima volta in assoluto e che per il mercato italiano risulta di magnitudo superiore rispetto al resto dell’Europa. La particolarità del mercato italiano si riscontra poi nel notevole utilizzo degli Etf fixed income che rappresentano circa il 45% delle masse, quando a livello europeo questa quota si ferma al 28,3%. Nell’anno in cui le politiche monetarie hanno dettato l’agenda dei mercati, gli investitori italiani, non appena valutato il loro rilevante impatto, hanno utilizzato in modo significativo Etf fixed income che hanno chiuso l’anno con flussi netti di 4,4 miliardi di euro (Ibid), molti dei quali con profilo ESG.

Quali vostre categorie di Etf sono state più apprezzate nel 2020?
Todeschini
: La nostra offerta è una combinazione dell’evoluzione del prodotto Etf nella quale trovano spazio esposizioni diverse (passive, attive e Smart beta) che vanno a soddisfare molteplici esigenze di investimento. Abbiamo intercettato la necessità di ridurre il costo d’accesso ai Paesi emergenti tramite Etf passivi e gli investitori in particolar modo per la Corea (Franklin FTSE Korea Ucits Etf, Ter 0,09%) e Cina (Franklin FTSE China Ucits Etf, Ter 0,19%) ne hanno colto l’opportunità per partecipare alla crescita di questi Paesi, che si sono rivelati particolarmente resilienti alle avverse condizioni economiche nel 2020. Abbiamo dato poi risposta a quegli investitori alla ricerca di allocazioni obbligazionarie attive capaci di interpretare al meglio i significativi interventi delle Banche Centrali non solo su tassi ed economia, ma anche riguardo alle politiche ambientali, tramite soluzioni come gli Etf attivi Euro Green bond (Franklin Liberty Euro Green Bond Ucits Etf) ed Euro Short Maturity (Franklin Liberty Euro Short Maturity Ucits Etf). Infine, abbiamo intercettato il bisogno di solidità nell’ambito delle esposizioni ESG quotando, per primi, nel 2020 Etf conformi ai benchmark climatici dell’Unione Europea nella versione “Paris Aligned” su S&P 500 e Stoxx Europe 600; uno standard che è solo agli inizi e che crediamo vedrà sempre più impegnati gli investitori e i loro clienti nel costruire portafogli sostenibili e coerenti con gli obiettivi di decarbonizzazione delle nostre economie.

Da quali settori/strategie/aree geografiche vi aspettate i migliori rendimenti quest’anno? E dove vedete, invece, i maggiori rischi?
Todeschini
: Condividiamo la view di Edward Perks, Chief Investment Officer di Franklin Templeton Investment Solutions, secondo la quale il rialzo stratosferico delle azioni growth nel 2020 ha convinto molti investitori che un gruppo ristretto di azioni di società tecnologiche a grande capitalizzazione sia l’unico modo per una crescita nei portafogli d’investimento nel 2021. Il nostro team Investment Solutions ritiene che questo fenomeno, noto come l’acronimo TINA, da “There is no alternative”, ossia “Non ci sono alternative”, è errato, nonostante la biforcazione e la divergenza constatate tra settori diversi all’interno della classe di asset azionari. Il team è ottimista sul potenziale di rendimento nel lungo termine delle azioni, e si aspetta di veder sorgere opportunità per l’investimento in titoli sottovalutati nel 2021, a seconda dalla rapidità e l’efficacia con cui i governi globali potranno gestire la pandemia del Covid19 in atto. Concordiamo sul fatto che esistano le alternative e riteniamo che per coglierle sia possibile utilizzare Etf Smart beta, come i nostri Etf Franklin LibertyQ che consentono di esporsi con sistematicità a un paniere di società diversificate di qualità, ma con multipli interessanti (approccio multifattoriale Quality/Value), o ancora di cogliere l’income di società high dividend, ma con una selezione volta a considerazione della qualità di bilancio, elemento di differenziazione che nel 2020 si è rivelato rilevante per identificare società più resilienti e capaci di mantenere il flusso di remunerazione per gli azionisti.

Quali novità avete in serbo per il 2021? E dove ritenete che vi sia ancora spazio di crescita negli Etf?
Todeschini
: Attualmente la nostra offerta è composta da 16 Etf, di cui 5 Etf azionari multifattoriali, 2 Etf Smart beta sui dividendi, 2 Etf Paris Aligned climate, 3 Etf attivi obbligazionari e 4 Etf passivi azionari singoli Paesi emergenti. In questo nuovo anno ci teniamo a essere impegnati nel supportare i nostri clienti a integrare nei loro portafogli le considerazioni ESG e in particolar modo quelle ambientali, potendo contare su soluzioni sostenibili come l’Euro Green bond Etf e i Paris Aligned climate Etf, o ESG come il Global Equity SRI e l’Euro short maturity. Se il 2020 è stato l’anno in cui si è presa consapevolezza di come questo approccio sia rilevante, il 2021 si appresta a diventare l’anno in cui diverrà una necessità, perché sempre più richiesto dagli investitori finali e dalla normativa nazionale ed Europea. Un’area (quella ESG) nella quale gli Etf troveranno sempre più spazio e apprezzamento da parte degli investitori anche in ottica di megatrend.