Quando un green bond è davvero verde? Il nuovo documento redatto da Franklin Templeton non solo mira a rispondere a questa domanda, con esempi pratici e attinenti all’Etf della casa, ma anche a esplorare le tre principali aree di “utilizzo dei proventi” su cui tendono a concentrarsi le obbligazioni verdi: energia, edifici e trasporti.
In base ai dati dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (Aie), infatti, queste tre aree rappresentano oltre il 70% delle emissioni globali. I dati dell'Aie mostrano inoltre che le emissioni sono alimentate dalla crescita della popolazione, motivo per cui la necessità di soluzioni scalabili è ancora più urgente.
Nel paper, sono fornite agli investitori idee di best practice per ciascuna area di “utilizzo dei proventi”. Idee che daranno man forte all’analisi interna di Franklin Templeton e che consentiranno di porre domande più pertinenti agli emittenti, prima o dopo l'investimento.
Uno dei punti più importanti del report ha riguardato la necessità di trasparenza, nello specifico di una più dettagliata e approfondita analisi dei parametri ESG. Non tutti i green bond sono uguali: a fronte delle emissioni evitate bisogna considerare anche le emissioni indotte, per assicurare che il beneficio netto del progetto sia significativo, duraturo e, dove possibile, scalabile.
Per esplorare tutti questi punti critici e riuscire a offrire agli investitori un’efficace analisi dell’impatto del Franklin Liberty Euro Green Bond Ucits Etf, Franklin Templeton si è avvalsa di due partner: CICERO Shades of Green, che ha commentato l'utilizzo dei proventi, la metodologia e la discrepanza dei dati riscontrata nel corso dell'analisi sull'impatto, oltre ad aver fornito una serie di input circa impatto e best practice a livello settoriale, valutazioni future e implicazioni per il mercato, e Carbon4 Finance, che ha fornito i parametri relativi all'impatto dei titoli obbligazionari.
Il report può essere scaricato al seguente url: https://www.franklintempleton.it/download/it-it/common/kt6uq0pl