18 gennaio 2022

KraneShares, tre ragioni per rimanere investiti nelle azioni Growth cinesi

L’aspettativa macroeconomica è che a partire da quest’anno la Cina stabilizzi la crescita del Pil intorno al 5%, e crei internamente condizioni a sostegno della liquidità, una combinazione che potrebbe essere di buon auspicio per l’aumento del premio per i titoli Growth

A poco più di due settimane dall'inizio del nuovo anno, abbiamo assistito a una notevole volatilità sui mercati. L’aumento di segnali di rialzo dei tassi da parte delle Banche Centrali nei mercati sviluppati ha fatto salire i rendimenti delle obbligazioni, causando un’apparente rotazione delle azioni dal settore Growth a quello Value.
Vediamo le tre ragioni per cui gli investitori dovrebbero rimanere investiti nelle azioni growth cinesi.

#1 Le azioni Growth cinesi, e in particolare il settore Internet offshore, hanno valutazioni attraenti e offrono buone chances di recupero della performance. La Cina ha subito una battuta d’arresto nel 2021, passando da uno dei migliori inizi d’anno della storia a far registrare la peggiore performance azionaria dei diversi mercati globali, con una sottoperformance rispetto all’indice l’Msci All Country World del 68%. Oggi, il settore Internet cinese è valutato a 18 volte gli utili, le cui attese si sono ridotte principalmente a causa della regolamentazione. Uno sconto decisamente ampio rispetto ai titoli growth americani che sono valutati a 39 volte gli utili. Nel 2022 la maggiore chiarezza normativa prevista contribuirà a limitare i rimanenti rischi di ulteriore discesa delle valutazioni, e faciliterà il ritorno a una forte crescita organica del settore. Storicamente ,in una situazione politica più tranquilla e in un’economia che rallenta ma si normalizza, il premio delle azioni growth è destinato ad aumentare. Crediamo che quest’anno in Cina entrambe le condizioni saranno soddisfatte.

#2 Nel 2022, i policy maker cinesi dovranno intervenire per evitare l’insorgere di rischi potenzialmente sistemici e per poter gestire al meglio lo stress macroeconomico. Ci aspettiamo che i tassi rimangano bassi, che la politica fiscale torni a essere più espansiva (per i nuovi investimenti infrastrutturali) e che si indirizzi in modo mirato la liquidità verso le Pmi. La Cina tende ad avere una natura idiosincratica nei processi decisionali rispetto al resto del mondo, questi interventi espansivi sono graduali ma necessari a garantire la stabilità in vista di eventi politici chiave.

#3 Abbiamo studiato il rapporto storico tra la crescita del Pil e la performance delle azioni appartenenti a stili diversi e abbiamo scoperto come durante un periodo di accelerazione della crescita del Pil i titoli value tendano a sovraperformare. Se la crescita del Pil inizia a decelerare ma si trova in un intervallo stabile, allora la dispersione è meno evidente. Ciononostante, se la crescita del Pil si normalizza in un range relativamente più basso ma stabile, i titoli growth tendono comunque a sovraperformare. Lo stesso trend è stato registrato anche negli Stati Uniti. La nostra aspettativa macroeconomica è che a partire da quest’anno la Cina stabilizzi la crescita del Pil intorno al 5% e crei internamente condizioni a sostegno della liquidità, una combinazione che potrebbe essere di buon auspicio per l’aumento del premio per i titoli growth, a conferma della nostra preferenza per questa tipologia di azioni per il 2022.
(Articolo a cura di Xiaolin Chen, Head of International di KraneShares)