07 febbraio 2022

KraneShares, qual è l’effetto dell'aumento dei tassi della Fed per i titoli Internet cinesi?

Secondo Xiaolin Chen, Head of International di KraneShares, la politica procrescita della PBoC, le valutazioni attraenti e il potenziale recupero di performance dall'anno scorso potrebbero catalizzare una sovraperformance delle azioni Internet cinesi

Nelle note della riunione della Fed di gennaio, il presidente Powell ha sottolineato che "l'economia è molto cambiata ed è più forte, l'inflazione è più alta, mentre il mercato del lavoro è molto, molto più in salute rispetto a prima". Inoltre, Powell ha ribadito più volte che la Fed dovrà essere agile dal punto di vista delle sue scelte e ha suggerito l’esistenza di "spazio sufficiente per aumentare i tassi".

I mercati hanno interpretato ciò come un segnale della potenziale interruzione degli acquisti di asset da parte della Fed e dell’inizio del rialzo dei tassi a marzo. Abbiamo quindi assistito a un forte sell off obbligazionario che ha portato a rendimenti reali più elevati, riflettendo le preoccupazioni degli investitori per un atteggiamento più “falco” della Fed. Inoltre, alla luce di questi sviluppi, sia i mercati azionari statunitensi che quelli globali hanno sofferto.
Ma che conseguenze hanno le decisioni della Fed sulla performance del settore Internet cinese?

Abbiamo confrontato la performance relativa di alcuni indici statunitensi con quella del Csi Overseas China Internet Index nel trimestre immediatamente successivo ai cicli di tightening degli ultimi 13 anni e abbiamo scoperto che dal 2008 il settore Internet cinese ha sovraperformato il Nasdaq, l'S&P500 e l'indice Us Growth in 7 degli ultimi 9 cicli di rialzi (vedi grafico 1); l’unica eccezione si ha nella prima metà del 2018, quando i titoli Internet cinesi hanno sottoperformato gli altri indici, principalmente a causa delle tensioni geopolitiche che hanno sorpreso gli investitori globali (vedi grafico 2).

Grafico 1



Grafico 2

Fonti: Wind, FactSet, Bloomberg, Goldman Sachs Global Investment Research.

Come indicato dall'indice di Goldman Sachs che misura i livelli di tensione geopolitica Usa/Cina, passato bruscamente da 0 a oltre il 60 per cento tra gennaio e giugno 2018; in quel caso, il livello di pull back del mercato rifletteva la rapidità dell'aumento e la portata del cambiamento. Non ci aspettiamo che questo si riverifichi adesso, in particolare considerato l’elevato livello attuale delle tensioni tra le due superpotenze.

Chiaramente bisogna tener presente che ogni fase riflette condizioni macro diverse ma, se non consideriamo i periodi influenzati dalle incertezze geopolitiche, si può osservare come le azioni Internet cinesi abbiano sovraperformato ogni indice di oltre il 50/60% durante tutti i cicli di tightening della Fed.

In effetti, a gennaio l'indice Internet ha sovraperformato l’S&P500 di 530 punti base, mentre il Nasdaq e l'indice Us Growth di oltre 900 bp. Se ci saranno rialzi dei tassi per tutto l'anno, questo trend di sovraperformance potrebbe continuare.

Ovviamente, queste analisi non hanno preso in considerazione i fondamentali macroeconomici. Tuttavia, il mercato si aspetta che quest'anno la Cina aumenti la spesa pubblica e che la People's Bank of China (PBoC) inietti liquidità, contrariamente alla maggior parte delle Banche Centrali dei mercati sviluppati, che sono invece entrate in cicli di tightening. Pertanto, la politica procrescita, le valutazioni attraenti e il potenziale recupero di performance dall'anno scorso potrebbero catalizzare una sovraperformance delle azioni Internet cinesi.
(A cura di Xiaolin Chen, Head of International di KraneShares)