22 marzo 2023

LGIM, investire in tecnologia per combattere contro la crisi dell'acqua

Il 70% del pianeta è coperto da acqua, ma solo il 3% di questa è utilizzabile per le nostre attività; il L&G Clean Water Ucits Etf mira a offrire un'esposizione focalizzata verso quelle imprese attive nello sviluppo di una tecnologia che renda la gestione dell'acqua pura più efficiente

Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell'Acqua, una ricorrenza istituita dall'Onu oltre 30 anni fa, al fine di sensibilizzare il pubblico sulla crisi dell'acqua, che si protrae ancora oggi, e spingere gli stati membri a intraprendere azioni concrete per debellare questa annosa questione.

Ma come può un elemento che ricopre oltre il 70% del pianeta rappresentare non solo una problematica a livello mondiale, ma anche un'opportunità d’investimento per noi di LGIM, tanto da spingerci, nel 2019, a quotare un Etf dedicato? La risposta sta nel fatto che di questo 70% solo una minima parte (circa il 3%) è abbastanza "pura" per essere bevuta o per essere utilizzata in cucina, faccende domestiche e tante altre attività, ed è per questo che l'acqua pulita è una risorsa estremamente rara. Si aggiunga anche che due terzi di questa è contenuta nei ghiacciai o non è comunque disponibile per altri motivi.

Considerando che la popolazione globale dovrebbe crescere da 7,9 miliardi di individui odierni a 9,7 miliardi nel 2050, è facile capire come mai la questione dell'acqua diventerà una problematica sempre maggiore in futuro. Un altro motivo che deve spingerci a usare questa risorsa in modo più efficiente è rappresentato dai cambiamenti climatici, che non solo aggiungono ulteriore pressione al tema, ma ne danno anche una dimensione nuova sotto tanti punti di vista. Per contestualizzare meglio lo scenario, si pensi che nel 2021 l'impatto economico derivante da uragani, inondazioni e siccità in paesi come l'Australia, il Canada, la Cina, gli Emirati, le Filippine, il Regno Unito e gli Stati Uniti si è attestato complessivamente a 224,2 miliardi di dollari, il doppio della media degli ultimi 20 anni. Se poi si va a considerare la spesa necessaria alla modernizzazione dell'infrastruttura idrica, il range dei costi va da 6.700 miliardi di dollari nel 2030 a 22.600 miliardi nel 2050. Infine, ad aggiungere ulteriore pressione al tema della fornitura di acqua è la questione delle perdite che si registrano nel sistema di tubature collegate alle nostre abitazioni. Per fare un esempio, nel Regno Unito ci sono 346.455 chilometri di tubature idriche, che tutti i giorni fanno registrare un ammontare di perdite che potrebbe riempire fino a 1.245 piscine olimpioniche.

Alla luce di ciò, la questione dell'acqua è, e sarà, una tematica che attrarrà una grande quantità di denaro per risolvere tutte le problematiche presentate. Per questo può essere considerata anche come una grande opportunità d’investimento e per questo, nel 2019, noi di LGIM abbiamo quotato il L&G Clean Water Ucits Etf, che permette agli investitori di crearsi una posizione verso questo tema, in modo più specifico e senza sovrapporsi con gli indici tradizionali. In particolare, il nostro fondo racchiude le azioni di imprese attive nello sviluppo di tecnologie che permettano alle utility di gestire le risorse idriche in modo più efficiente, come "registratori", sensori e contatori smart, che permettono agli utenti e alle utility di avere l'accesso a informazioni dettagliate sul consumo di acqua e sulla presenza di perdite. Questo non è solo un segmento essenziale per incrementare la produzione, la distribuzione e il consumo di acqua pura, ma anche un mercato in forte espansione; infatti, secondo le nostre previsioni, la gestione smart dell'acqua dovrebbe crescere di un tasso aggregato annuo del 14,2% tra il 2022 e il 2031.
(Articolo a cura di Aanand Venkatramanan, Head of ETFs di LGIM)