"Gli Etf/Etp hanno iniziato l’anno con una raccolta sostenuta, trainata dagli afflussi dell’area Emea sul reddito fisso. In un anno in cui le aspettative sono orientate verso il perdurare della disinflazione e al taglio dei tassi, la propensione al rischio in Europa avviata nel quarto trimestre del 2023 si è confermata anche nel nuovo anno, con afflussi pari a 14,6 miliardi di dollari per gli Etf/Etp sul credito Investment grade, il secondo maggiore afflusso mensile registrato da giugno 2020", ha commentato Karim Chedid, Head of Investment Strategy iShares Emea di BlackRock, nell’ultimo ETP Landscape Report, che illustra i trend dei flussi mensili degli Etf/Etp a livello globale.
Di seguito, le principali evidenze che emergono dal rapporto di gennaio.
· Area Emea in controtendenza: nel mese di gennaio la raccolta globale degli Etf/Etp è stata di 107,5 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 170,0 miliardi di dollari di dicembre, soprattutto a causa del rallentamento degli acquisti di azioni statunitensi. Tuttavia, i prodotti quotati nell’area Emea hanno registrato un’accelerazione, raggiungendo i 21,5 miliardi di dollari a gennaio rispetto ai 14,9 miliardi di dollari di dicembre.
· Reddito fisso in primo piano: mentre i flussi del reddito fisso (FI) sono aumentati a 38,2 miliardi di dollari, i flussi azionari sono scesi da 145,0 miliardi di dollari a 70,5 miliardi di dollari mese su mese. Continuano, invece, i deflussi dalle commodity, con fuoriuscite di 4,0 miliardi di dollari a gennaio.
· Tutti verso il credito: il credito Investment grade (IG) ha rubato la scena a gennaio, con 14,6 miliardi di dollari di afflussi, il maggiore afflusso mensile da giugno 2020 e il secondo più alto mai registrato.
Un mese importante per gli IG
Gli Etf/Etp Investment grade hanno registrato il secondo mese di maggiori afflussi (14,6 miliardi di dollari): la settimana più importante è stata quella del 7 gennaio, con 9,3 miliardi di dollari in ingresso. Si tratta di un trend iniziato mesi fa, con afflussi cumulati sull’IG per 36,2 miliardi di dollari dall'inizio di novembre.
L’accelerazione degli acquisti sull’IG mese su mese è attribuibile a un'impennata degli afflussi dei titoli quotati negli Stati Uniti, passati dai 5,9 miliardi di dollari di dicembre ai 9,2 miliardi di dollari di gennaio. I flussi degli Etf/Etp quotati nell’area Emea sono aumentati marginalmente, passando da 3,2 miliardi di dollari a dicembre a 3,5 miliardi di dollari a gennaio.
Gli acquisti degli Etf/Etp IG quotati nell’area Emea sono stati guidati dall'aumento delle esposizioni tattiche, compreso l'incremento dell'uso dei prodotti per esprimere una visione a lungo termine.
Relativamente agli altri segmenti del reddito fisso, i flussi sul credito High yield (HY) sono rimasti positivi per il terzo mese (3,9 miliardi di dollari), ma si sono ridotti rispetto all’IG. Al contempo, i flussi sui tassi sono tornati in territorio positivo, con 3,9 miliardi di dollari di afflussi a gennaio, più che compensando le vendite di 2,6 miliardi di dollari di dicembre.
Divergenza geografica
I flussi azionari hanno evidenziato un calo stagionale degli acquisti di titoli azionari quotati negli Stati Uniti, in coincidenza con le scadenze fiscali negli stessi, facendo scendere il saldo complessivo dell’azionario. Tuttavia, questo andamento ha offuscato la ripresa dei flussi azionari nell’area Emea, passati da 6 miliardi di dollari a dicembre a 7,4 miliardi di dollari a gennaio, inclusi gli acquisti, per il secondo mese consecutivo, sulle Small cap (0,8 miliardi di dollari a dicembre e 0,3 miliardi di dollari a gennaio).
Anche i flussi azionari dei mercati emergenti (EM) hanno registrato i maggiori afflussi mensili (23,3 miliardi di dollari), superando i 22,8 miliardi di dollari di gennaio 2022. A differenza del mese di dicembre, in cui si sono registrati livelli significativi di acquisti internazionali (a dicembre i flussi relativi ai fondi quotati negli Stati Uniti hanno rappresentato circa il 30%), gli afflussi sugli EM di gennaio sono stati quasi interamente guidati dagli Etf/Etp quotati nell'area Apac, che hanno rappresentato il 99% degli acquisti.
Tech (di nuovo) in testa
Il settore tecnologico ha iniziato l'anno guidando i flussi settoriali, con un'aggiunta di altri 8,9 miliardi di dollari a gennaio, di cui 4,3 miliardi di dollari in esposizioni tecnologiche statunitensi. Da novembre a gennaio si è assistito a un cambiamento, sia in termini di maggiore consistenza dei flussi tecnologici a livello globale (24,9 miliardi di dollari aggiunti in tre mesi) sia a un aumento dei flussi verso il settore tecnologico statunitense (13 miliardi di dollari negli ultimi tre mesi). Sempre da novembre a gennaio, inoltre, per la prima volta i flussi verso il settore tecnologico statunitense sono stati positivi per tre mesi consecutivi dalla fine del 2021.
A gennaio anche i flussi nel settore sanitario sono passati in territorio positivo, con 1,3 miliardi di dollari in ingresso, il primo mese di afflussi significativi dall'agosto 2023 (anche i flussi di novembre sono stati positivi, ma per soli 0,1 miliardi di dollari). I flussi di gennaio sono stati in gran parte suddivisi tra esposizioni sanitarie globali e statunitensi. I flussi europei nel settore sanitario sono rimasti relativamente costanti, ma molto ridotti, con un'aggiunta di 100 milioni di dollari l'anno scorso e flussi piatti a gennaio.
Anche gli Etf/Etp finanziari hanno registrato un terzo mese consecutivo di afflussi, per la prima volta da febbraio/aprile 2023, con una raccolta di 0,9 miliardi di dollari a gennaio. Continuano, invece, i deflussi dagli Etf/Etp del settore energetico (-1,7 miliardi di dollari a gennaio), mentre le utility hanno registrato il maggior deflusso mensile dall'ottobre 2022, pari a 1,1 miliardi di dollari.