13 marzo 2024
Analisi dei flussi del mercato degli Etf in Europa, a febbraio 2024
Dall’ultimo monitor mensile di Amundi ETF sulla raccolta globale ed europea degli Etf emergono continui afflussi per l’industria, con una forte preferenza per le esposizioni azionarie Core e nel reddito fisso per gli approcci ESG
Nel mese di febbraio, la raccolta totale degli Etf a livello mondiale è stata vicina alla media, con 68,6 miliardi di euro, con una marcata preferenza per le azioni, che hanno registrato flussi in entrata per 50,1 miliardi di euro, contro i 17,5 miliardi di euro del reddito fisso.
Negli Stati Uniti, le allocazioni nel comparto azionario sono state quasi tre volte superiori a quelle nel reddito fisso, rispettivamente pari a 32,3 e 13,6 miliardi di euro. Le strategie più popolari sono state quelle US Large blend e Global Large cap, che hanno raccolto rispettivamente 8,3 e 6,9 miliardi di euro.
Il mercato degli Etf domiciliati in Europa ha attratto 15,5 miliardi di euro, a febbraio, con un forte interesse per le azioni, che hanno catalizzato l’89% dei nuovi flussi.
Flussi ETF europei sull’azionario
I flussi verso gli Etf azionari domiciliati in Europa sono stati pari a 13,8 miliardi di euro, più di cinque volte superiori all'allocazione in reddito fisso. Rispecchiando le tendenze globali, gli investitori hanno allocato 4,2 miliardi di euro nell’azionario statunitense e 4,1 miliardi di euro negli indici del mondo sviluppato. Il Giappone ha attirato 700 milioni di euro, sostenuto dalla tenuta degli utili, da valutazioni solide, dalle riforme della Borsa di Tokyo e da uno yen più debole.
Gli investitori hanno inoltre allocato 2 miliardi di euro negli indici dei mercati emergenti. La regione mostra forti prospettive di crescita, nonostante sia molto frammentata; il dollaro Usa è un altro fattore. Con la probabile conclusione del ciclo di rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve, infatti, il biglietto verde dovrebbe indebolirsi, e questo rappresenterebbe un fattore positivo per la performance delle azioni dei mercati emergenti.
I movimenti degli Etf settoriali e Smart beta sono stati coerenti con le tendenze di mercato. Gli investitori hanno allocato 600 milioni di euro negli Etf del settore IT, riflettendo la continua popolarità delle azioni dei "magnifici sette", e investito 100 milioni di euro negli Etf del settore sanitario.
Come accaduto negli ultimi mesi, gli investitori hanno destinato 300 milioni di euro alle strategie di indici Equally weighted, tenendo conto delle preoccupazioni per il rischio di concentrazione degli indici market cap. Gli investitori hanno inoltre disinvestito 1,2 miliardi di euro dalle strategie Value e 600 milioni di euro da quelle Minimum volatility, in linea con l'attuale popolarità delle azioni Growth.
Dei 13,8 miliardi di euro investiti nelle strategie azionarie, solo 2,3 miliardi di euro sono stati allocati in strategie ambientali, sociali e di governance (ESG). Gli indici ESG del mondo sviluppato hanno raccolto 1,1 miliardi di euro, mentre gli indici dei Paesi europei sviluppati hanno raccolto 700 milioni di euro. Questo mese gli investitori hanno preferito gli indici standard alle strategie ESG.
Flussi ETF europei sul reddito fisso
Gli investitori hanno allocato 2,6 miliardi di euro negli Etf a reddito fisso domiciliati in Europa, con gli indici obbligazionari governativi e quelli obbligazionari aggregati che hanno raccolto entrambi 1 miliardo di euro. Gli indici aggregati comprendono debito sovrano e societario Investment grade.
Gli investitori hanno investito 700 milioni di euro nel debito governativo denominato in dollari, mentre hanno disinvestito 1 miliardo di euro dal debito societario denominato in euro. Questi deflussi sono probabilmente il riflesso dell'incertezza degli investitori sul futuro percorso dei tassi d'interesse europei, in un contesto di aspettative più caute circa le tempistiche di un primo taglio dei tassi.
Gli investitori hanno privilegiato il debito a breve duration sia societario sia sovrano, investendo 400 milioni di euro nel debito di breve periodo denominato in euro e 900 milioni di euro nei titoli di Stato denominati in dollari.
Dei 2,6 miliardi di euro investiti in reddito fisso, ben 2 miliardi di euro sono stati allocati nelle strategie ESG, con gli investitori che hanno destinato 1,2 miliardi di euro al debito societario Investment grade ESG.