"Nel mese di marzo i flussi verso gli Etf/Etp sono aumentati in modo trasversale, ma si è registrato un chiaro spostamento difensivo dei flussi sia a livello settoriale sia in termini di investimenti in commodity, compreso l'oro”, dichiara Karim Chedid, Head of Investment Strategy di iShares Emea, BlackRock. “Inoltre, la raccolta del mese si è contraddistinta per il dato record dei flussi sui tassi e di quelli obbligazionari, in crescita a 38 miliardi di dollari. Per quanto riguarda gli Etf/Etp quotati in Emea, è proseguita la divergenza tra il credito espresso in euro e quello in dollari, con una preferenza di quello locale da parte degli investitori".
Tra le principali evidenze del BlackRock ETP Landscape Report di marzo 2023, si segnalano:
· flussi in ripresa: la raccolta globale è stata positiva per 62,1 miliardi di dollari, triplicando il dato di febbraio, pari a 23,3 miliardi di dollari) e portando la raccolta netta del 1° trimestre a 148,5 miliardi di dollari;
· acquisti su tutti i fronti: i flussi sul reddito fisso sono saliti a 38 miliardi di dollari, il valore più alto da ottobre 2022, mentre i flussi azionari sono passati dai 9,4 miliardi di dollari di febbraio ai 24,3 miliardi di dollari di marzo;
· un'inclinazione difensiva: i flussi sulle materie prime sono aumentati a 1,7 miliardi di dollari, il maggior afflusso mensile da aprile 2022, interamente guidati dagli acquisti sull’oro, con un'inclinazione difensiva anche a livello di flussi settoriali.
Progressione in tutte le regioni
L'aumento degli acquisti sull’azionario ha interessato tutte le geografie. I flussi azionari statunitensi sono tornati in territorio positivo per la prima volta da dicembre, con afflussi per 6,3 miliardi di dollari. I flussi azionari globali dei mercati emergenti sono aumentati a 6,6 miliardi di dollari, trainati dagli acquisti sui singoli Paesi (5 miliardi di dollari), soprattutto dagli Etf/Etp su Cina e India quotati nell'area Apac, mentre i restanti 1,6 miliardi di dollari sono stati raccolti dagli Etf/Etp quotati nell'area Emea. In controtendenza, invece, l’azionario europeo, con afflussi in decelerazione a 1,6 miliardi di dollari, dato mensile più basso del trimestre. Mentre a gennaio e febbraio gli acquisti sull’azionario europeo sono stati guidati dagli Etf/Etp quotati negli Stati Uniti, a marzo gli afflussi hanno riguardato esclusivamente gli Etf/Etp quotati in Emea. Secondo le nostre analisi, tradizionalmente gli acquisiti internazionali di Etf/Etp azionari europei tendono a essere più opportunistici, mentre il dato di marzo rappresenta per ora un livello “strutturale” piuttosto che fuoriuscite.
Tassi da record
In un contesto di volatilità del mercato, i flussi obbligazionari segnalano un posizionamento difensivo, con il maggior afflusso mensile di Etf/Etp sui tassi (33,2 miliardi di dollari), superando il precedente record stabilito a maggio 2022. In particolare, le esposizioni sui Treasury statunitensi hanno raccolto 28,6 miliardi di dollari, mentre le esposizioni sui tassi europei 3,4 miliardi di dollari, di cui 2,5 miliardi di dollari ai tassi dell'eurozona, 0,5 miliardi di dollari ai bund tedeschi e 0,3 miliardi di dollari ai gilt inglesi. Tra i flussi verso i tassi europei, oltre 2 miliardi di dollari sono stati orientati verso esposizioni con durata fino a cinque anni.
A livello globale, i flussi sul credito globali evidenziano convinzioni miste: i flussi di Investment grade (IG) sono tornati in territorio positivo (+0,4 miliardi di dollari), mentre i deflussi sull’High yield (HY) hanno segnato un rallentamento, pur confermandosi negativi (-1,3 miliardi di dollari).
Negli Etf/Etp quotati in Emea è proseguita la divergenza tra credito in Eur e credito in Usd, rispettivamente con 0,3 miliardi di dollari di afflussi per l’IG in euro e deflussi per 1,1 miliardi di dollari dall’IG in dollari, tendenza riscontrata anche nel segmento HY.
Orientamento difensivo
La selettività continua a manifestarsi nei flussi settoriali, con un'inclinazione difensiva nel mese di marzo. Il settore tecnologico ha fatto da apripista, con 3,2 miliardi di dollari di afflussi, di cui 2,0 miliardi di dollari per quello statunitense, maggior afflusso da ottobre 2022, dopo tre mesi negativi sugli ultimi quattro. Quarto mese consecutivo in negativo, invece, per l’healthcare, con 0,2 miliardi di dollari di deflussi a marzo, seppur influenzato prevalentemente dall’andamento negativo delle esposizioni statunitensi.
I finanziari hanno registrato il secondo mese positivo consecutivo (+1,6 miliardi di dollari), mentre l'energy si conferma in negativo anche a marzo, con 1,8 miliardi di dollari di deflussi per il quarto mese consecutivo.
Il posizionamento difensivo si è manifestato anche nei flussi delle commodity. Gli Etf/Etp sull'oro chiudono il mese con il maggior afflusso mensile da aprile 2022, pari a 1,7 miliardi di dollari, dopo un totale di 25,5 miliardi di dollari di deflussi cumulati dall'aprile scorso. Gli afflussi hanno interessato tutte le regioni di quotazione, suddivisi in modo relativamente uniforme tra i prodotti quotati nell'area Emea e quelli quotati negli Stati Uniti. I flussi verso altre esposizioni alle commodity si sono compensati.
Flussi sostenibili moderati
Gli Etf/Etp sostenibili chiudono il mese di marzo con un saldo negativo di 3,7 miliardi di dollari.
La raccolta gli Etf/Etp quotati in EMEA è diminuita da 4,1 miliardi di dollari di febbraio a 1,9 miliardi di dollari a marzo. All'interno dell'area Emea, l’azionario è stata l’asset class con i maggiori afflussi (1,5 miliardi di dollari), principalmente verso strategie ottimizzate ESG (724 milioni di dollari) e strategie con inclinazione ESG (652 milioni di dollari). I flussi nel reddito fisso in Emea sono stati pari a 392 milioni di dollari, in calo rispetto alla media di 12 mesi di 1,7 miliardi di dollari. La maggior parte dei flussi a reddito fisso è stata destinata alle strategie climatiche dell'Eurozona (180 milioni di dollari). Le strategie “best in class” tra Stati Uniti e Eurozona hanno registrato, rispettivamente, 417 milioni di dollari e 169 milioni di dollari di deflussi.
La raccolta dei sostenibili negli Stati Uniti è stata, invece, negativa per circa 5,6 miliardi di dollari, con deflussi dall’azionario per 5,7 miliardi di dollari, parzialmente compensati da ingressi per l’obbligazionario pari a 128 milioni di dollari. Le strategie ESG statunitensi hanno raccolto 107 milioni di dollari, mentre i flussi sul reddito fisso sono rimasti in linea con la media degli ultimi 12 mesi, con acquisti sulle strategie statunitensi ottimizzate ESG per 117 milioni di dollari.