16 ottobre 2024

Vanguard: Bce verso un allentamento di 25 punti base a ottobre

Secondo Shaan Raithatha, Senior Economist di Vanguard, ci sarà una probabile riduzione dei tassi anche a dicembre, mentre i tagli piuttosto aggressivi previsti per il primo semestre 2025 sono in discussione

“La Bce taglierà i tassi di riferimento di 25 punti base giovedì, come ampiamente previsto, e probabilmente effettuerà un altro taglio a dicembre”, afferma Shaan Raithatha, Senior Economist di Vanguard. “Ma un mercato del lavoro statunitense più resiliente e la politica degli stimoli in Cina mettono in discussione i tagli piuttosto aggressivi previsti per il primo semestre del 2025. Ci aspettiamo che Lagarde sottolinei la ‘dipendenza dai dati’ e metta in guardia i mercati dal farsi prendere la mano”.

La Banca centrale europea allenterà la politica monetaria di altri 25 punti base (bp) nella riunione di ottobre, lasciando il tasso sui depositi al 3,25%, con un calo di 75 bp rispetto al picco del ciclo. Il passaggio a tagli dei tassi a ogni incontro della Banca Centrale, anziché ogni trimestre, è stato innescato dal deterioramento dell'attività interna. Gli indici PMI di settembre sono scesi più del previsto, con l’indice composito che è scivolato sotto quota 50, mentre le previsioni suggeriscono un'ulteriore perdita d’impeto. La Germania dovrebbe rientrare in recessione nella seconda metà del 2024, mentre la crescita dell'occupazione sta rallentando al di sotto del tasso previsto dalle proiezioni della Bce.

Parallelamente, anche i dati sull'inflazione sono risultati più deboli del previsto. L’inflazione core è scesa al 2,7% su base annua a settembre, mentre il ritmo mensile sequenziale (destagionalizzato) è sceso più bruscamente. L'inflazione dei servizi rimane elevata, pari al 4% su base annua, ma la significativa moderazione degli indicatori salariali in tempo reale ci induce a credere che la crescita dei prezzi dei servizi si normalizzerà nei prossimi trimestri. La debolezza dei dati nazionali è stata riconosciuta da diversi membri del Consiglio direttivo, tra cui Isabel Schnabel.
Tuttavia, dopo il discorso di Schnabel che ha di fatto consolidato il profilo dei tassi a breve termine, la crescita economica globale ha preso una direzione migliore. Il solido rapporto sui salari non agricoli di settembre negli Stati Uniti, unito allo stimolo monetario in Cina (e alla promessa di una manovra fiscale dietro l'angolo), rappresenta ora un rischio di rialzo per la crescita dell'area dell'euro. Poiché i mercati prevedono che la Bce porti il tasso di riferimento al 2% entro la metà del 2025, ci si aspetta che Lagarde e il resto del Consiglio direttivo facciano pressioni in tal senso. La Bce ribadirà quasi certamente il suo mantra della “dipendenza dai dati”, evitando di avallare le previsioni aggressive del mercato sul taglio dei tassi.

Il nostro punto di vista è leggermente più hawkish rispetto al mercato. Prevediamo che il tasso di riferimento si attesterà al 2,25% entro la metà del 2025, con la Bce che non taglierà in una riunione nel 1° semestre del prossimo anno.
(Articolo a cura di Shaan Raithatha, Senior Economist di Vanguard)