23 aprile 2025

Il WisdomTree Europe Defence Ucits Etf supera 1 miliardo di dollari di AuM, nel primo mese di quotazione

Il primo e unico Etf dedicato alla difesa europea registra una rapida crescita grazie all'allineamento tra domanda degli investitori e cambiamenti strutturali nella politica in materia di difesa

Nel suo primo mese di negoziazione, il WisdomTree Europe Defence Ucits Etf (WDEF), lanciato l'11 marzo 2025, ha superato 1 miliardo di dollari di AuM. Questo risultato sottolinea la forte convinzione degli investitori nella trasformazione a lungo termine della difesa europea ed evidenzia il posizionamento senza pari del fondo sul mercato in qualità di unico Etf incentrato esclusivamente sulle società europee del settore della difesa.

Adrià Beso, Head of Distribution di WisdomTree in Europa, ha commentato: “Gli investitori si stanno orientando verso Etf dedicati alla difesa europea per ottenere un'esposizione mirata a un settore sostenuto dalla spesa pubblica a lungo termine e da iniziative di autonomia strategica. Il superamento della soglia di 1 miliardo di dollari nel primo mese la dice lunga sulla fiducia degli investitori nella trasformazione a lungo termine della difesa europea”.

Il WisdomTree Europe Defence Ucits Etf è stato concepito per offrire un'esposizione mirata alle società europee che guidano questo cambiamento. Lo slancio iniziale in termini di AuM riflette il forte allineamento tra politica, interesse degli investitori e opportunità di mercato. L'Etf offre trasparenza e purezza tematica, garantendo una strategia che fornisce un accesso mirato alle società meglio posizionate per trarre vantaggio dai cambiamenti strutturali nella spesa per la difesa e l'autonomia strategica dell’Europa. Allo stesso tempo, l'Etf contribuisce a veicolare gli investimenti nel settore della difesa della regione senza compromettere i principi di investimento responsabile.

L'indice replicato dall’Etf, il WisdomTree Europe Defence Ucits Ntr, mira a escludere le società coinvolte nella produzione di armi controverse vietate dal diritto internazionale, quali munizioni a grappolo, mine antiuomo, armi biologiche e chimiche, nonché armi all'uranio impoverito e al fosforo bianco. L'indice esclude inoltre le società che violano le norme e gli standard internazionali, quali le linee guida delle Nazioni Unite e dell'OCSE, o che sono soggette a sanzioni da parte dell'ONU, dell'UE o degli Stati Uniti.

Beso ha aggiunto: “Quando si investe in Etf legati al settore della difesa, è fondamentale guardare oltre il nome del prodotto ed esaminare le partecipazioni e le regioni sottostanti. Questo aiuta gli investitori a comprendere la vera natura della loro esposizione: ad esempio, se si concentra esclusivamente su società europee che promuovono cambiamenti strategici a lungo termine nel settore della difesa della regione oppure se si tratta semplicemente di un'esposizione globale. Tale approccio può inoltre aiutare gli investitori a capire se alcune società hanno sede in Paesi soggetti a sanzioni”.