24 giugno 2025

ETF, da strumento istituzionale a protagonista dell’innovazione e della crescita retail

Ivano Di Guida, Head of Xtrackers Sales Italy, illustra come la crescita delle soluzioni passive, l’ingresso di nuovi prodotti e la digitalizzazione stanno ridefinendo il ruolo degli Etf, rendendoli protagonisti per ogni tipologia di investitori

Anche quest'anno, il team Business ETF di Borsa Italiana ha organizzato un evento a Palazzo Mezzanotte che ha riunito emittenti, broker, intermediari, market maker e altri professionisti che operano nell'industria degli Etf, per un confronto sullo stato di fatto e le prospettive di questo mercato. Focus di quest'anno sono stati l'innovazione del prodotto e della clientela ETF, e la liquidità di questi strumenti, la cui distribuzione avviene in un mercato ancora frammentato, rispetto a quello Usa: due tematiche dibattute in due distinte tavole rotonde.

Dal dibattito nel primo forum, “Prodotti che cambiano, clienti che evolvono: gli ETF tra risposta e innovazione”, abbiamo raccolto le riflessioni di Ivano Di Guida, Head of Xtrackers Sales Italy, sull’evoluzione dell’approccio istituzionale e le nuove sfide retail, commentando alcuni esempi di innovazione, semplicità e idee di successo nel mondo degli Etf.


Come è cambiato negli anni l’approccio agli Etf e il loro utilizzo da parte degli investitori istituzionali?
Di GuidaDi Guida: Bisogna fare una premessa importante: gli Etf in Europa, fino pochi anni fa, erano strumenti utilizzati principalmente da investitori professionali, in modo particolare nelle gestioni patrimoniali e fondi di investimento per coprire asset class non “core” (ad esempio, Azionario Emergenti, Settoriale, Tematico), poi la situazione è piano piano cambiata. In particolare, le performance non sempre convincenti delle gestioni attive, incluse quelle nei mercati principali (Azionario Usa, Europa, Globale), e i costi sempre più competitivi dei prodotti a replica passiva hanno favorito la scelta degli Etf anche da parte degli investitori Istituzionali (Fondi Pensione, Fondazioni, grandi gruppi Assicurativi). Oggi, un numero sempre più crescente di bandi di selezione di mandati istituzionali prevedono l’uso dei fondi passivi ed Etf per la composizione del portafoglio, se non addirittura la scelta di affidare in toto il mandato di gestione a gestori passivi come Xtrackers. Questo trend ha quindi favorito la crescita dell’offerta sempre maggiore di soluzioni indicizzate anche nell’asset class obbligazionaria, spesso la componente principale dell’investimento dei clienti istituzionali, andando così a completare una gamma di offerta che possa fornire soluzioni a tutto tondo per l’asset allocation. Infine, sempre maggiore da parte degli investitori istituzionali è la richiesta di soluzioni ESG ad hoc, che grazie alla flessibilità, efficienza e costi contenuti possono essere offerte spesso solo con un approccio passivo.

È possibile essere innovativi mantenendo una strategia di esposizione semplice e chiaro al mercato? Può illustrarci qualche vostra idea di successo?
Di Guida: In un mercato sempre più competitivo, Xtrackers si è posta come obiettivo quello di rappresentare un vero e proprio “one stop shop” per gli Etf, dove gli investitori possono soddisfare tutte le loro esigenze d’investimento. Per fare questo, dobbiamo rendere i nostri prodotti sempre più efficienti, monitorare le nuove tendenze e, quando possibile, essere i primi ad arrivare con nuove idee per sfruttare il first mover advantage.
Per noi di Xtrackers innovazione non è solo trovare nuovi trend e temi d’investimento, oppure nuove modalità di accesso e replica dei nei mercati finanziari, ma innovazione è anche semplicemente proporre soluzioni che non esistevano sul mercato. Esempi di innovazione sono stati sicuramente l’aver lanciato per primi nel mercato Europeo un Etf che investe nell’indice S&P 500 con titoli equipesati (Xtrackers S&P 500 Equal Weight Ucits Etf), prodotto che è divenuto in poco tempo uno dei nostri block buster raggiungendo oltre 9 miliardi di euro di masse in gestione. Altro esempio è stato il lancio, anche qui primi in Europa, dell’Etf che replica l’indice delle azioni del mondo sviluppato escludendo le aziende degli Usa, ovvero l’Xtrackers Msci World ex Usa Ucits Etf. Per finire, sempre nel modo degli Etf azionari, abbiamo lanciato quest’anno il primo Etf su azionario globale a replica ibrida (Scalable Msci AC World Xtrackers Ucits Etf), prodotto ideato in collaborazione con uno dei principali broker digitali del mercato tedesco, Scalable Capital, che unisce i vantaggi e l’efficienza della replica indiretta degli indici di mercato con la semplicità della replica diretta.
Ma l’innovazione per Xtrackers non si è fermata solo all’asset azionario. Negli ultimi mesi abbiamo lanciato sul mercato una novità assoluta, il primo Etf Ucits Target maturity su Euro High yield (Xtrackers II Rolling Target Maturity Sept 2027 Eur High Yield Ucits Etf), che al temine del periodo di maturity viene trasformato in nuovo Etf sempre con scadenza nei tre anni successivi, offrendo una soluzione flessibile per gli investitori.


L’industria ETF, dopo anni mirati alla conquista degli investitori istituzionali sta ampliando e diversificando la propria platea di clienti: come sta cambiando l’approccio al retail? Con quali prodotti e iniziative? E con quali obiettivi di crescita?
Di Guida: L’aspetto molto interessante del mercato degli Etf è che negli ultimi anni stiamo sperimentando anche in Europa una partecipazione del segmento retail sempre maggiore, alimentata sia dagli investitori “self directed”, attraverso il boom delle piattaforme digitali, sia dai consulenti finanziari. In Italia, la crescita nell’ambito della consulenza è dovuto all’aumento del numero di consulenti finanziari autonomi, ma non solo: alcune reti, anche molto importanti, stanno puntando sempre di più sulla consulenza a parcella in alternativa al tradizionale modello basato sulle retrocessioni. L’incremento esponenziale dei piani di accumulo e degli acquisti di Etf da parte degli investitori retail, spesso non intermediati (self directed), sono certamente frutto dell’innovazione tecnologica. Sono sempre di più, infatti, coloro che amano prendersi cura dei propri investimenti attraverso servizi offerti in forma totalmente digitale, e in questi casi l’Etf è molto spesso lo strumento preferito, perché semplice da comprendere, poco costoso e facile da acquistare, anche solo attraverso un click sui propri dispositivi mobili.
I giovani stanno chiaramente ricoprendo un ruolo importante in quello che stiamo osservando, ma non si tratta di un fenomeno circoscritto alla generazione Z. Sono i numeri che ce lo dicono, basta infatti osservare il mercato tedesco, dove in pochissimi anni l’industria degli Etf è arrivata ad avere oltre 9 milioni di Piani di Accumulo in Etf, e la crescita nel 2024 è stata superiore al 33%. Le nostre previsioni per l’Italia sono altrettanto rosee, siamo infatti convinti che il nostro Paese potrebbe a breve sperimentare tassi di crescita comparabili a quelli tedeschi.